lunedì 30 aprile 2018

Una Marcia con le Donne e per le Donne

Il 6 maggio a Cesano Boscone si terrà una marcia per tutti e tutte promossa dal Comune e dalle associazioni Running Club Cesanese e Circolo Donne Sibilla Aleramo; aderiscono inoltre all'iniziativa Auser Cesano e Ventunesimo Donna Corsico.
Il ricavato dell'iniziativa andrà a sostegno del centro antiviolenza dell'anatra zona, presidio importante per il nostro territorio: Cesano, Trezzano, Corsico, Assago, Buccinasco e Cusago.

Tutte le indicazioni per iscriversi le trovate nel manifesto.

Caffè Senza Slot (9)

Oggi la colazione no slot di Corsico è al Bem Viver Cafè.
In via Vincenzo Monti, di fronte al punto Comune.

venerdì 27 aprile 2018

Ho un Bidone della Spazzatura al Posto del Cuore

(fonte foto: amazon.it)

Non me ne voglia nessuno a Corsico ma quando vedo una roba che per me è storta la devo dire.
Stamattina sono andata a fare colazione al Pancaffé in via Cavour, per la mia rubrica dei caffè senza slot (guardate i post), erano le 7.45.
Alla fontana c'erano tre mezzi Amsa, idropompa, camion dei rifiuti e quello con le spazzole; erano lì fermi e con il getto dell'idropulitrice un addetto stava lavando una fiancata del camion dei rifiuti. Mi sono detta "ma cosa, come, perché?", Vado verso il pancaffe e li davanti ci sono due agenti della polizia locale, con macchina parcheggiata sempre alla fontana, che non fanno nemmeno un plissé, allora ho pensato "no, niente, si vede che è una roba normale, non contravviene nessun regolamento, tantomeno offende il buonsenso è il decoro cittadino".
Entro e dopo pochi minuti arrivano tutti a fare colazione, tutti assieme.
I mezzi sempre lì parcheggiati in circolo attorno alla fontana, i vigili sempre fuori dal locale.
Ah. Se io fossi sindaca....

Caffè Senza Slot (8)

Oggi Pancaffé, di fronte alla fontana dell'incontro, Via Cavour Corsico.

L’Emblema del Caso Luca Paladini (E I NUOVI FARINACCI)



In questi ultimi giorni Luca Paladini, portavoce dei Sentinelli di Milano  è oggetto di un attacco social molto vile: c’è qualcuno che continua ad aprire pagine a suo nome accusandolo di essere un PEDERASTA, Non si risparmia oltre allo sberleffo le minacce fisiche. All’inizio pensavo che fosse un malato di mente che soffre di invidia nei confronti della vita di Luca, un uomo impegnato e strenuo difensore della laicità, dell’antifascismo, dei diritti civili invece alcuni indizi, tra i quali in un commento la citazione di un luogo, Viale Piemonte a Cologno Monzese, dove si trova la redazione di RTL 102.5  , recentemente sotto l’attacco di FORZA NUOVA per la sua campagna mediatica VERY NORMAL PEOPLE, a difesa dei diritti di chi è differente dagli stereotipi e dalle convenzioni sociali inculcateci. Altra cosa che mi ha dato da pensare l’ho trovata nei cassetti della memoria; quando ero ragazzina un paio di amici della compagnia erano diventati uno skinhead e ultrà di una squadra milanese (skin-squadra milanese, indovinate quale), l’altro celerino, entrambi di destra per offendersi a vicenda quando facevano gli scemi si chiamavamo “pederasta” a vicenda.


Beh, a questo punto secondo me è un attacco ben strutturato, un attacco di matrice ideologica e politica di stampo fascista. Se vi va leggete questo passaggio sulla storia del fascismo e su come l’omosessualità venisse usata come “arma” per annientare i personaggi politici scomodi:
“Mussolini ha un arma molto potente nelle sue mani, molto più infima delle leggi razziali da usare contro i suoi oppositori di partito: l’omosessualità (oltre ai vari dossier dell’OVRA su ogni singolo Gerarca, avendo sotto ricatto l’intera classe dirigente).
In epoca fascista, infatti, gli omosessuali sono considerati avere una vera e propria malattia. Per loro c’è il confino o perfino il manicomio. Alle volte non serve neppure che l’accusa sia fondata, basta mettere in moto il meccanismo della calunnia (attenzione, oggi avviene la macchina del fango dei giornalisti e della televisione) per distruggere la reputazione di personalità anche molto importanti. Nel discorso alla camera del 16 maggio 1925, il ministro della giustizia Alfredo Rocco, indica testualmente come uno dei principali compiti dello Stato sia: “reprimere, tutte le forme di deviazione e di degenerazione della morale pubblica e privata” ed in questo ambito rientra anche l’omosessualità. Nel codice penale, approvato il 19 ottobre del 1930 si evita di prevedere direttamente il reato di pederastia: “certe cose, meno le si nota e le si nominano e meglio è! Il paese è abbastanza sano, il turpe vizio non è diffuso” afferma il giurista.
I provvedimenti contro gli omosessuali di allora rientrano in quelli relativi all’ordine pubblico e in poco tempo più di 2000 persone vengono confinate, per questa ragione, alle isole Tremiti, alle Egadi, a Ponza, confusamente rubricati come “politici” o come “delinquenti comuni”. Per quelli che restano nei luoghi d’origine c’è una quotidiana persecuzione fatta di ammonizioni, diffide, arresti, schedature, interrogatori, pestaggi, il calvario dei così detti “traditori della stirpe” include anche il manicomio che inghiotte silenziosamente un numero imprecisato di persone: quelle a cui il regime nega ogni diritto civile, trovandole in contrasto con i “sacri destini della gioventù italica”.
L’accusa di omosessualità è per lui uno strumento micidiale per allontanare o destituire persone politicamente scomode, per ammorbidire, minacciare, ricattare, personaggi anche illustri. Per controllare ed intimorire RAS e Gerarchi troppo intraprendenti o paradossalmente troppo onesti.
Il sospetto di pederastia, inchioda ed è inappellabile: vero o falso che sia, è inaccettabile, inammissibile e le teste a cadere sono tante.
Si pensi che la prima è quella dell’onesto Augusto Turati, fascista della prima ora, chiamato da Mussolini alla segreteria del partito nazionale fascista proprio per svolgere un opera moralizzatrice dopo la gestione Farinacci. Turati dovrebbe moderare l’ingordigia dei Gerarchi e certo prende il suo compito molto sul serio, fino a pestare i piedi perfino agli “intoccabili” del regime.
Sono in molti a lamentarsi: Costanzo Ciano, Emilio De Bono, Renato Ricci, ma a tendere la corda al boia è proprio Roberto Farinacci che attacca Turati dalle pagine del suo giornale, “il regime fascista” di Cremona. Come evitare lo scandalo?
Intanto Turati che dal 1930 era anche direttore del quotidiano “La Stampa” viene sospeso nel 1932 dal partito fascista, una punizione non sufficiente a evitare che la strategia della calunnia segua il suo corso.
Se ne occupa ancora una volta Roberto Farinacci. Egli si procura una lettera compromettente inviata da Augusto Turati ad una mezzana torinese, proprietaria di una casa di tolleranza. Il direttore de “La Stampa” ha avuto l’imprudenza di chiedere alla tenutaria di incontrare come è avvenuto altre volte il “maschietto”. Scatta quindi l’accusa di pederastia, anche se “il maschietto” in oggetto non sarebbe un ragazzo, ma una prostituta giovanissima con i capelli tagliati, appunto, alla “maschietta”.
Mussolini, lascia che le illazioni partite da Cremona crescano fino a diventare verità. Turati aveva toccato i poteri forti, che andavano lasciati indisturbati e viene bollato come “invertito” colpevole della “aborrita sodomia” e intorno a lui si fa il gelo: viene emarginato ed espulso definitivamente dal PNF ed è esiliato a Rodi dove rimane fino al 1937 e tormentato crudelmente negli anni successivi. Giovanni Giuriati, successore di Turati, alla guida del Partito Nazionale Fascista farà presto la stessa fine del suo predecessore. Anche Giuriati, come Turati ha l’incarico di indagare sugli affari dei fedelissimi del regime e pagherà a caro prezzo la denuncia della diffusa corruzione.
Non solo Giuriati scopre le illegalità commesse dai gerarchi più importanti, ma fa molto di più: passa al vaglio l’intero partito fascista e compila una lista di truffatori da epurare, una lista lunghissima. Come zittire, il nuovo e più pericoloso Savonarola?
Giuriati viene travolto dallo scandalo, insieme al direttore degli uffici di questura della Camera dei deputati, in una delazione inviata all’ufficio della polizia politica, si legge: “ il direttore degli uffici di questura, sfruttando la sua posizione conduce una vita dissoluta, accompagnandosi fino a tarda notte in atteggiamenti lascivi con giovani militari e con il personale in servizio a Montecitorio. Per la sua pederastia passiva è sempre riuscito a salvarsi, perché Giuriati, avendo il suo stesso vizio, non ha potuto agire contro di lui”. Giuriati conosce bene il direttore degli uffici della questura essendo nel 1930 (oltre che segretario del partito) anche presidente della Camera. Viene quindi accusato di aver protetto l’amico. Dietro questa campagna infamante ci sono l’onnipresente Roberto Farinacci e Achille Starace (vice di Giuriati). La testa di Giuriati rotola, dunque, dopo appena 14 mesi di incarico, nonostante da molti sia considerato il miglior segretario della storia del Partito nazionale fascista.
Chi di spada ferisce, di spada perisce”, anche Achille Starace (dopo aver affossato Giuriati) prende il tremendo incarico di guidare la segreteria del partito nel dicembre 1931 e rischia di essere vittima della stessa accusa di omosessualità: finirà nelle grinfie del capo della polizia Arturo Bocchini, il quale trova irritante tutto quell’atletismo circense che il segretario ama in modo particolare.
Starace non perde occasione, infatti, per esibirsi atleticamente davanti agli occhi del Duce e il superpoliziotto Bocchini (con quella sua mole piuttosto sgraziata) si sente tagliato fuori. Confeziona, dunque, delle micidiali informative su alcune presunte esperienze sessuali di Starace. Si dice che questi sia stato espulso dal collegio nazionale di Lecce per pederastia passiva e che successivamente avrebbe preso parte ad orge con uso di stupefacenti e varianti sodomitiche. Un accusa incredibile, per il Duce, ogni giorno esaltato dal suo fedele gregario.
Questa volta è lo stesso Mussolini a impedire che la macchina della diffamazione stritoli Starace (uno dei suoi gerarchi più fidati e obbedienti) mette quindi personalmente a tacere Bocchini.
Il caso più singolare concerne due personaggi di punta dell’apparato repressivo. Carmine Senise, capo della polizia dal 1940 al 1943, divide l’appartamento da diversi anni con Leopoldo Zurlo, il responsabile della censura teatrale e questo è sufficiente per destare sospetti. I delatori non mancano. La lettera anonima questa volta viene inviata a Donna Rachele Mussolini nel 1943, vi si legge: “l’attuale capo della polizia, anche moralmente, è pacatissimo. Egli è un pederasta e da tanti anni convive con l’eccellenza Zurlo che gli fa da amica ed è anche in rapporti intimi con la sorella di lei. Qualche giovane funzionario di pubblica sicurezza è in rapporti omosessuali con lui, ed è divenuto per questo ricco e strapotente, temuto da tutti. Credete voi che ce ne sia abbastanza per cacciarlo via, come merita? O volete aspettare che possa sotterrare le accuse?”.
Fin qui, abbiamo visto come lo spettro dell’omosessualità sia stato usato contro eminenti personalità del partito fascista, ma le dicerie sfiorano persino il colle più alto: il Quirinale.
C’è una questione molto scabrosa, che serpeggia fin dagli anni trenta in Italia, una questione così scottante da essere taciuta ancora e da venire confinata nel pettegolezzo dopo la fine della guerra e per molti anni ancora: si tratta della presunta omosessualità del Principe Umberto, erede al trono del Savoia. Voci che correvano nonostante il principe avesse quattro figli con la moglie Maria Josè e gli fossero attribuite inoltre, numerose amanti.
Giovane e di bello aspetto, è di modi gentili, elegante, a volte un po’ eccentrico, chiamato in tutta Europa “le Prince Charmant” (il principe azzurro).
Umberto è brutalmente definito dall’Ovra (la polizia politica) “il principe pederasta”. Un arma di ricatto straordinaria per Mussolini, che non nutre certo simpatia per la Monarchia.
Nel 1928, in Belgio, l’erede al trono scampa all’attentato di un socialista italiano e da quel momento con la scusa di proteggerlo, gli viene tessuta attorno una fitta rete di controllo. Il dossier concerne alcune relazioni che Umberto avrebbe avuto fin dagli anni giovanili con Luchino Visconti, il pugile Primo Carnera, l’attore francese Jean Marì e ufficiali dell’esercito.
Il tenente Enrico Montanari, bersagliere e futuro partigiano, racconta nelle sue memorie di aver respinto le regali avance e di aver pagato quel rifiuto con la fine della sua carriera. Ma a tradire definitivamente il principe rivelando numerosi particolari compromettenti è il suo stesso attendente personale.
Mussolini, tiene dunque in pugno Umberto, tanto da poterlo ricattare.. eppure nulla trapela. Il Duce si limita a specificare con una velina ai giornali che: “Questi, non deve mai essere definito principe ereditario, ma solo principe del Piemonte“. E’ allora che la stampa fascista comincia ad attaccare la monarchia più direttamente e Umberto viene derisoriamente soprannominato “Stellassa” (bella stellina). Le carte del dossier devono essere state considerate dal Duce di tale importanza che le porta con se nei giorni della Repubblica di Salò. Tenute nella famosa borsa che portava il Duce, durante il suo ultimo viaggio furono prese dai partigiani e queste carte scompariranno misteriosamente.
Così personalità di grande rilievo venivano tenute “sotto scacco” con la accusa di omosessualità. Che si tratti di pura calunnia o che ci siano invece dei fondamenti di verità in fondo cambia poco.
Per Mussolini, l’importante è raggiungere il suo scopo: controllare ed eventualmente eliminare i suoi uomini.
Ma quali sono, invece, i provvedimenti previsti dal regime per chi non ricopre cariche di prestigio? Quale è il destino degli Omosessuali?
A Catania, un uomo per vestirsi in maniera definita “effeminata” viene costretto all’ispezione medica del retto e dichiarato: “persona dedita alla pederastia passiva” viene per questo condannato, dopo processo, a cinque anni di confino da scontare alle isole Tremiti. Ora in questo punto voglio fare una precisazione: bisogna considerare la pena (assolutamente da condannare) all’epoca in cui questi avvenimenti accadevano. In regimi come quello spagnolo, portoghese, nazista, ungherese la condanna era molto più estrema: avvenivano uccisioni o condanne capitali senza processo.
In Italia, il regime si limitava al confino. Anche qui una delle grandi caratteristiche del nostro popolo: “la via di mezzo” le mezze condanne o le mezze assoluzioni.
A S.Domito nelle Tremiti, c’è una colonia penale di “signorine” così vengono chiamati un centinaio di Omosessuali.
Antonio B. viene definito dalla polizia: “pederasta tipico della sua inveterata deplorazione, per le sue fattezze fisiche e per il suo modo di comportarsi che non fa mistero delle sue bieche tendenze alla femminilità, tanto che si compiace di farsi chiamare Ninetta, inoltre si vanta di avere parecchi amanti con i quali accoppiarsi in luoghi reconditi, qualche volta sorpreso in atteggiamenti lascivi, ributtanti”.
Di Giuseppe L.P. viene fatto questo ritratto: “dal viso scarno, gli occhi infossati, dalle narici larghe, le labbra grosse: appare il tipo perfetto del sensuale. La voce non rivela anomalie, ma è la pratica nell’intimo che da prova della sua perversione sessuale.”
Il questore per avere una conferma oggettiva dell’omosessualità sottopone tutti gli imputati per pederastia a visita medica. La definizione di: “pederasta occasionale, non ad uso a coito abituale” è la meno ricorrente e la più neutra delle definizioni.
In un ultimo episodio Barbaro M. (che ha un fratello dottore) scoppia una vera lotta di perizie e controperizie. Il malcapitato, nel frattempo, è stato confinato alle isole Tremiti.
L’ultima parola spetta perciò al responsabile di quelle colonie penali: il medico provinciale di Foggia.
Nella conclusione la sua perizia è spietata: “Culo rotto” scrive e il ricorso è respinto. In realtà nella gran mole di certificati medici, i responsi sono molto peggiori, disumani nel dettaglio.
Il fascismo derideva e si accaniva contro “i traditori della razza” e il reato di omosessualità era considerato ai tempi uno dei reati più infamanti, ma più in generale è la vita sessuale ad essere sotto osservazione e gli agenti dell’OVRA riempiono pagine e pagine sulle abitudini più private e segrete di personaggi anche molto illustri”.

_Emilio Gentile, Fascismo storia e interpretazione
_Renzo De Felice, Mussolini il fascista
_Tommaso Giartosio, Gianfranco Goretti, La città e l’isola. Omosessuali al confino nell’Italia fascista
 Fonte: http://dasandere.it/il-mussolini-privato-e-il-reato-della-pederastia-le-ragioni-di-una-sconfitta-2/

giovedì 26 aprile 2018

Caffè Senza Slot (7)

Oggi il caffè libero da videopoker è in via Copernico, l'Angolo del Pane e del Caffè.
Proprio vicino al nuovo supermercato PRIX.

mercoledì 25 aprile 2018

Il 25 Aprile, Corsico e la Resistenza dei Padri di Famiglia


La mattina del 25 aprile, festa della Liberazione dal nazifascismo la riassumo in un passaggio del discorso del sindaco di Corsico, Filippo Errante.

parlando delle varie resistenze moderne ha voluto citare il lavoro e i suoi morti dicendo più o meno così: "non è possibile che degli uomini, dei padri di famiglia, escano di casa la mattina  e muoiano sul posto di lavoro" e poi ha voluto citare le donne martiri, quelle che a casa subiscono soprusi e violenza.

Insomma, gli uomini lavorano e le donne prendono le botte, stabiliamo bene i ranghi. Che le donne mica vanno a lavorare per campare la famiglia, lo fanno per trastullo, il loro posto è a casa a fare i mesieri e prendere gli schiaffi.

Non sono andata in corteo, come già avevo scritto nei giorni scorsi, ho atteso davanti al monumento ai caduti della resistenza, ho fatto, non bene, benissimo; non volevo sfilare in città dietro a questo sindaco, con il quale tra le altre cose ho ancora in essere un contenzioso legale e tantomeno dietro agli assessori della Lega, entrambi presenti.

Ovviamente il discoso del presidente ANPI Maurizio Graffeo è stato ineccepibile.




martedì 24 aprile 2018

Fico e i Fichissimi


La foto del giorno per me è senza ombra di dubbio questa. Roberto Fico Presidente della Camera dei Deputati e terza carica dello Stato che accoglie la delegazione del PD a Montecitorio.

Non ho nessuna voglia di parlare di politica e di azzardare pronostici sui possibili risultati del mandato esplorativo del pentastellato Fico è giusto la foto, le facce, il fatto che sono tutti uomini e questo non mi va giù e... niente, spero anche io che si torni presto a votare.

Ma poi cosa c@zzo si ridono? Ah,e come si chiama quello che non è né Del Rio, Né Martina tantomeno Orfini o Fico? Il nome proprio non mi entra in testa.

Andiamo a Passeggiar

Salvini alza il livello. la tensione, dopo il mandato esplorativo a Roberto Fico è a livelli esplosivi ed era inevitabile che la finta pacatezza del leader del centrodestra andasse a farsi f0ttere.
Siamo orami alla sfida a muso duro al Presidente Mattarella, alla minaccia di una "passeggiata" su Roma. giusto per restare nell'ambito fascista, poi una boutade del genere alla vigilia del 25 aprile, capirai fa uscire la bava al popolo di Matteo, prospettare una possibile marci sulla capitale di mussoliniana memoria in questo periodo fa una gran presa.

Non so, nella remota ipotesi che Fico si metta tutti in saccoccia, compreso il suo capo politico Luigi di Maio e trovi la quadra con la sinistra, io più che una "Marcia su Roma" ci vedrei bene una sfilata dell'orgoglio padano, un Pride tutto green, con tanti elmetti cornuti e petti nudi villosi incornicati da cravattine verdi.

lunedì 23 aprile 2018

E' Nato! Ma una Domanda mi Sorge Spontanea

(fonte foto: Vanity Fair)

Evviva! è nato il terzo royalbaby, un maschietto, il nuovo fratellino di George e Charlotte. Però quello che volevo capire io in tutto questo, visto che oggi abbiamo seguito con grande pathos la principessa Kate Middleton dall'inizio del travaglio fino al parto, no, non il nome del bambino di William e Chaterine di Cambridge, è un'altra cosa:

Ma sta donna, cosa cacchio ci fa già in piedi, vestita, truccata, all'aria, con sta creaturina in braccio in mezzo alla strada? Questa gente altolocata è proprio strana.


Caffè Senza Slot (6)

Il bar del lunedì che dice no al gioco d'azzardo è il DAMATRA' in piazza F.lli Cervi.
Cosa carina: la piccola libreria a disposizione dei clienti.

Molise, il nostro Ohio - il miracolo (Salvini e i Rom)

La foto è di qualche giorno fa e l'ha scattata Antonello Caporale, giornalista de Il Fatto Quotidiano.
Ovviamente Salvini non l'ha pubblicata sui suoi canali social, seguiti da milioni di persone, ma solo perché è umile e non vuole ostentare la sua grande umanità, questa sua vicinanza alle minoranze etniche, questa propensione all'inclusione che da sempre la Lega professa che dall'alba dei tempi contraddistingue la sua politica pacata e sobria.

Solo il Molise, il nostro Ohio, poteva compiere il miracolo e ora Mattarella tragga le sue conclusioni.

sabato 21 aprile 2018

Cigarettes & Coffee

Oggi sono in Piazza Europa con i bambini, sono venuta a vedere come sta l'albero di Manuela.
Mentre Carlos Maria e Patricio si intrattengono nella piccola area giochi prendo un sacchetto e mi metto a raccogliere i mozziconi di sigaretta che stanno sotto scivolo e altalena.

È davvero impressionante!

venerdì 20 aprile 2018

Corsico e il Generale Mori


Era il 4 febbraio 2017 ed ero alla fiaccolata in memoria di Pietro Sanua vittima innocente di mafia, a Corsico. Mi contattò via Messenger una persona di Agende Rosse, il movimento fondato da Salvatore Borsellino per tenere viva l'attenzione sulla trattativa stato-mafia.
Perché contattò proprio me? Non mi conosceva. Lo fece perché pubblicai un post di protesta contro la Giunta Errante: aveva invitato il Generale Mario Mori a presentare il suo libro, per me era una cosa gravissima, non tanto per l'evento serale al teatro quanto per quello al mattino nella scuola superiore della città, il Falcone Righi. Trovavo assurdo che si facesse ascoltare le parole di una persona presumibilmente implicata nella TRATTATIVA. Quel presumibilmente ora è diventato una condanna e mi piacerebbe sapere cosa pensano della faccenda i patrocinatori di quella sventurata iniziativa.
Agende Rosse andò a volatinare fuori da scuola e fu aspramente criticata. Il Consigliere Iregna presentò una interrogazione alla quale vergognosamente non seguirono risposte soddisfacenti.
Io non dimentico.

L’Eldorado della Pancera



La bella stagione, ah, finalmente ci possiamo scoprire. Via i cappotti e i piumini, via i maglioni, liberiamo le gambe, tiriamo fuori canottiere e sandaletti.

Insieme al caldo però eccole puntuali, le pubblicità di biancheria contenitiva e creme per gli inestetismi della cellulite. Guardavo giusto qualche giorno fa un demo che illustrava gli strepitosi effetti di un paio di mutande magiche, wow! Fantastiche! Donavano una volta indossate dalle modelle una silhouette  da fare invidia a una vespa; peccato che tutte le donne del video avranno avuto al massimo la 40 di taglia, forse a star larghe la 42.

Capirai che fatica sembrare magra quando sei già magra.

Io che sono in sovrappeso di circa 20 Kg avrei bisogno ad occhio e croce, di una guaina tipo muta da sub per far credere agli altri che sono asciutta come uno stoccafisso, altro che mutanda!

Quando ieri ho visto lo spot di una crema anticellulite poi, dove una tipa si spalmava questo portentoso inguacchio da 40 € a tubetto sulle chiappette, che nemmeno Belèn Rodriguez le ha tanto sode..

QUANTA FALSITA’

E allora niente, viso che mi sento presa in giro ripiegherò sua altra filosofia, ad esempio quella della influencer Instagram che declina gli outfit taglia 38 ad una taglia 48 abbondante (la sua e anche la mia). Non mi ricordo il nome, lo avevo letto sui Vanity Fair, andrò a cercarla.

Caffè Senza Slot (4)

Questa mattina Noto Caffè, in Via Cavour (al ponte).

Buon caffè a tutt*.

giovedì 19 aprile 2018

Il Varesotto come l' Illinois

E "io odio i nazisti dell'Illinois".
Da un tweet di ANPI Brescia apprendo che il 25 aprile prossimo in un piccolo comune in provincia di Varese avverrà una commemorazione in memoria dei "martiri del fascismo", cioè secondo loro le vittime delle trucidazioni partigiane.
Oltretutto con illustri ospiti.
Domanda 1. Per quale fottuto motivo il Comune, la Digos, la lega dei supereroi lo permettono?
Domanda 2. Ma per quale porco motivo se ci sono delle leggi che vietano rievocazioni, commemorazioni e tentativi di rifondare il disciolto partito fascista, si lascia campo libero a questi individui?
"Do.Ra. Comunità Militante dei Dodici Raggi” è stata fondata nel 2012 e ha sede a Sumirago, nella frazione di Caidate. Nell’atto costitutivo è definita associazione culturale apartitica e senza fini di lucro, ma si ispira apertamente ai principi del nazionalsocialismo con negazione dell’Olocausto, celebrazioni evocative e simboliche, festeggiamenti delle ricorrenze naziste, dal compleanno di Hitler ai solstizi con svastiche bruciate per evocare il Führer e i fasti del passato nazionalsocialista". (Fonte info Varesenews)

Sciolto nell' Acido? "Fatto Bene" (intercettazione)



"Allora ha sciolto a quello nell'acido, non ha fatto bene? Ha fatto bene".
"Se la stirpe è quella... suo padre perché ha cantato?"
"Ha rovinato mezza Palermo quello... allora perfetto"
"Il bambino è giusto che non si tocca - aggiunge l'altro - però aspetta un minuto ... perché se no a due giorni lo poteva sciogliere ... settecento giorni sono due anni ... tu perché non ritrattavi tutte cose? se tenevi a tuo figlio, allora sei tu che non ci tenevi". "Giusto! perfetto!...e allora ... fuori dai coglioni - gli fa eco l'altro - dice: 'io sono in una zona segreta, sono protetto, non mi possono fare niente'...si a te... però ricordati coglione che una persona la puoi ammazzare una volta, ma la puoi far soffrire un mare di volte".

Questa è una parte dell'intercettazione telefonica del 2017 tra due mafiosi, che ha portato ieri all'arresto di 22 fiancheggiatori ed esponenti del clan Messina Denaro.

Parlano del piccolo Giuseppe Di Matteo, ucciso e poi sciolto nell'acido dopo 779 giorni di prigionia, nel 1996. La sua "colpa" fu il pentimento del padre Santino, il suo rapimento l'arma dei mafiosi per convincerlo a ritrattare tutto.

La mafia è sempre una montagna di merda.





Caffè Senza Slot (3)

Oggi Caffetteria Sant'Adele, in via Don Minzoni a Corsico (di fronte alla Chiesa).

mercoledì 18 aprile 2018

Er Mio Nome è..

Aurora ha 10 anni, è di Roma,  fa la quinta elementare e ha scritto una poesia in romanesco per raccontare cosa è la dislessia.

È così bella, così vera, così ben scritta  che ha vinto anche un premio.

L' Autismo è una Cosa Seria


Non l'ho ancora scritto e non l'ho ancora presentato: lui è Patricio ed è il mio bimbo più grande. gli è stato diagnosticato l'autismo a due anni e mezzo, dopo sei mesi di visite e attese, perché si, noi ce ne siamo accori presto che c'era qualcosa che non andava. purtroppo però non è così per tutti e accedere alla diagnosi precoce non è facile per tanti motivi. Innanzitutto i tempi lunghissimi della sanità pubblica, ma anche la scarsa conoscenza di questa condizione da parte dei pediatri, la negazione di molti genitori, che non si rassegnano a credere che il proprio bambino sia autistico, la poca consapevolezza.

Noi viviamo in Regione Lombardia e come altre centomila famiglie viviamo sulla nostra pelle l'assenza di una legge regionale che ci tuteli.

il comitato Uniti Per L'Autismo ha lanciato una petizione on line che ha come testimonial Elio di Elio e le Sorie Tese, ma anche Enzo Iachetti, J-Ax e tanti altri, forse non servirà direte voi ma intanto firmatela.

cliccate QUI per accedere a change.org e firamre la petizione.





Maometto dove lo Metto


Ormai sono mesi che abbiamo un nuovo corrispondente al lavoro che ci risponde dal Regno Unito, si chiama Mohamed. Contabile preciso e pignolo e anche simpatico direi.

Quello che mi fa girare le pelotas però non è lui ma la mia collega, ogni volta che arriva una mail di Mohamed (e ne arrivano diverse al giorno sulla mail dedicata e condivisa) esclama "ha scritto Maometto", oppure quando risponde lei "ho risposto io a Maometto!"

Le ho già detto un milione di volte che non mi piace questo suo modo spiritoso di appellarlo, legato forse al fatto che i primi tempi faceva battute del tipo "magari è un dell'ISIS" oppure "rispondiamogli in fretta se no magari sgancia qualche bomba. ecco, questo è uno dei motivi per i quali vorrei essere ricca e non aver bisogno di lavorare per vivere.



Ripudia la Guerra!

Questa sera alle19.00 l'incontro è a Corsico alla fontana dell'incontro (Via Cavour), per esserci e riaffermare che la Guerra noi non la vogliamo.

Flash Mob organizzato da ANPI Corsico e VENTUNESIMODONNA Corsico.

Caffé Senza Slot (2)

Oggi è il turno del bar panificio "I Maestri del pane", della famiglia Maestri, sempre in Via Cavour a Corsico nel centro storico.
Lo trovate davanti alla chiesa, ha i tavolini fuori e un bel bersò.
A domani!

martedì 17 aprile 2018

Salvini e il Molise Caput Mundi

Chi l’avrebbe mai detto che il Molise, regione con poco più di 300.000 abitanti, potesse diventare l’ago della bilancia per la formazione del nuovo Governo.

E’ anche la regione più giovane, fondata negli anni 60 per la scissione dall’Abruzzo da parte di Campobasso (39K abitanti, poco più di Corsico), ma anche la più piccola per estensione dopo la Valle d’Aosta.

Ha anche un primato elettorale il Molise: è l’unica regione dove per be due volte sono stati annullati i risultati delle urne a causa della raccolta di firme false, nel 2001 e nel 2012.

L’economia del territorio è scarsamente sviluppata, è ultima per arrivi turistici ed è caratterizzata dalla forte presenza di pastorizia: la transumanza è una delle attività principali.

Salvini però, vuole attendere il voto molisano per consolidare la sua leadership e Mattaralla, giustamente, stara pensando “ma che czz!!”

 

Senti Nell’Aria c’è Già


Già da ieri che è nell’aria, alle 18.00 mentre tornavo dall’ufficio in bicicletta la città era tiepida, c’erano 26 gradi del resto. Senza giacca e con una sciarpa leggera al collo, gli occhiali da sole scuri e la pedalata rilassata.
Stamattina uguale, giubbottino di jeans e sneakers comode, sull’alzaia ho incontrato il solito scoiattolo, che quando mi vede arrivare si arrampica di corsa sulla quercia, le paperotte nel Naviglio, insomma tutto molto scena Disney.
La ciliegina sulla torta però, quella che ha definitivamente decretato lo stato di grazia della mattina è stato una chiamata di lavoro che in realtà non prometteva niente di buono, dall’altra parte della cornetta un contatto non facile da raggiungere e altrettanto difficile da portare a casa; parlo per qualche minuto con la persona ed a un certo punto sento una musica e un motivo
*Felicità, è un bicchiere di vino con un panino, la felicità….*
“Mi scusi signora, è mio figlio che mi chiama al cellulare, devo rispondere”
“Si figuri, faccia pure, io attendo…”
Sembra una roba scema e in realtà lo è ma mi ha messo di buonumore questa Felicità (ritrovata?) di Albano e Romina Power.

Caffè senza slot

Stamattina sono andata a bere il caffè in centro a Corsico, che era presto.
Ho scelto il Caffè Royal perché è carino, pulito e soprattutto non ha i videopoker.

Premiamole  queste scelte!

lunedì 16 aprile 2018

DMAX è Il Male

Dopo una giornata di lavoro una arriva a casa e si, prima cosa saluta i bambini, poi va in bagno, mette le ciabatte e tira l'ora di cena, magari dando un occhio a quello che c'è in TV, invece no!
Il televisore in soggiorno è sintonizzato sempre su DMAX dove h24 fanno vedere programmi di motori: customizzazioni di auto d'epoca, restauri di rottami a 4 ruote che magicamente diventano auto di lusso e tante altre amenità del genere.

E non c'è verso di vedere un telegiornale prima delle 20.30 perchè prima ci sono gli inglesi di Affari a 4 Ruote, poi gli americani di Macchine da Soldi, poi forse si riesce a guadare il TG2.
Dopo cena però si ricomincia guardare roba di macchine, tipo Camionisti in Trattoria. E il sabato e la domenica? Motomondiale e Formula 1, con tutto l'indotto dei programmi di contorno e dibattiti da supercazzola.

Quasi quasi rimpiango i giorni in cui i bluray di Fast & Furious giravano ininterrottamente dal n. 1 al n. 38, che Dominic Toretto ormai era uno di famiglia.

Roma-Torino Aborti e Vaccini


Due grandi manifesti no-vax sono stati affissi nei giorni scorsi di fronte all’ospedale pediatrico Sant'Anna di Torino ma se ne possono trovare anche vicino ad asili e scuole. “Vaccinarsi è un’azione volontaria non esente da rischi. Informati prima di vaccinare tuo figlio” è il testo scritto a caratteri cubitali che campeggia in essi, insieme alla ‘firma’ del Comilva (Coordinamento del Movimento Italiano per la libertà delle vaccinazioni).

La notizia è di una decina di giorni fa ma ora l’ordine dei medici ha pronto l’esposto alla Procura. Cosi come a Roma gli anti-abortisti a Torino gli anti-vaccinisti. Due comuni, due amministrazioni del Movimento 5 Stelle. Questa nuova classe politica è la più accreditata a governare il Paese…
(fonte notizia: Quotidiano Sanità)

Alla Gente non Frega Nulla (Voglia di Leggerezza)


In questi ultimi dieci giorni ho capito una cosa che mi sfuggiva, l’ho capito guardando l’andamento di questo blog e il gradimento di un post anziché un altro. Con un profilo  Facebook è praticamente impossibile (per me) da capire ma anche con una pagina o un gruppo perché li generalmente ti seguono persone amiche o alle quali stai simpatica quindi i dati, anche se monitorabili sono falsati.

Ecco, ad esempio ieri ho pubblicato due post, uno su Casapound a Corsico  e sull’atteggiamento tiepido della sinistra paesana, l’atro sui nuovi cestini gialli dell’Esselunga di Buccinasco e del fatto che ho beccato una coppia imboscarsene uno nel baule della macchina, beh, il secondo, quello frivolo, ha avuto un picco di visite immediato. Nonostante i miei sforzi per lanciarli entrambi sui social non c’è stato verso di portarli almeno sullo stesso livello. Il cesto del supermercato rubato ha vinto tutto.

In verità io mi impunto a parlare di cose che alla gente non interessano minimamente, in sostanza, per gestire un blog di successo (nel senso di seguìto) dovrei  accordarmi a gusti ed interessi del popolo web, che decisamente ha voglia di leggerezza.

Ci penserò su.


Il Sergente Hartman è Morto


E' morto il Sergente Hartman, al secolo R. Lee Hermey è stato il cattivo istruttore di Full Metal Jacket. Aveva 74 anni e ne da notizia il suo storico agente con un tweet.

Voglio ricordarlo così: 

“Togliti immediatamente quel sorriso  dalla faccia, altrimenti ti cavo gli occhi e ti fotto il cervello!"

domenica 15 aprile 2018

Fosse per Me... il Calcio lo Abolirei


E niente, Derby di Roma e ancora cori del c@zzo."Anna Frank è della Roma" cantano gli ultras della Lazio prima di entrare allo stadio.

Saluti romani a ponte Milvio da parte di alcuni tifosi della Lazio diretti allo stadio Olimpico per assistere al derby di stasera. In un video pubblicato sul Messaggero.it si vede un supporter che, in primo piano, intona il coro a squarciagola e in sottofondo altre voci, in coro, lo seguono mentre alle sue spalle alcuni tifosi
fanno il saluto romano.

fosse per me potrebbero pure abolirlo il calcio 

I Ladri di Polli


Fonte Foto
Ieri pomeriggio ho fatto un salto all' Esselunga sotto casa, a Buccinasco, perché dovevo comprare due cose e ho notato che hanno cambiato i cestini gialli. sono più grandi, hanno le ruote e possono essere tirati come un carrellino; bene, anzi benissimo, molto più funzionali.

Finito di fare gli acquisti esco e attraverso il parcheggio e mi trovo davanti una coppia distinta che carica la spesa nel baule dell'auto d famiglia, non un'utilitaria sporca e ammaccata eh, non dei brutti e neri extracomunitari eh, spesa caricata con annesso il cesto giallo nuovo fiammante. ma io dico, non vi fate un po' c@gare da soli? cioè, vi fottete il carrellino?
Santossimoddio che poveracci più poveri dei poveracci.

Prosit!



Mentre tutti i capi delle forze politiche nazionali sono a Vinitaly a scroccare da bere qui a Corsico il dibattito riguardo la presenza di Casapound sul territorio non decolla. Sembra quasi che si stia aspettando Godot, che si stia attendendo che i leader finiscano di ubriacarsi a sgunfio e si decidano a dare disposizioni alle retrovie?

L'unico strumento che ho per provare a scuotere le coscienze è quello di dire cose scomode, che nessuno ha voglia di sentire, per le quali qualcun altro si offende ma cosa devo fare? dispiacermene? Sono una sola, non ho un partito o una organizzazione alle spalle, mi muovo come credo e in assoluta autonomia e in completa libertà, chi vuole ha diritto di ignorarmi.

La verità la sappiamo tutti ed è che questi movimenti ultranazionalisti, come anche Forza Nuova e Lealtà e Azione si infiltrano letteralmente nel territorio, casa dopo casa, aiuto concreto dopo aiuto concreto, pacco di pasta dopo pacco di pasta, dicendo alla gente che nessuno fa niente per i poveri, quelli italiani e che la colpa è di chi continua a fare entrare clandestini nel nostro paese.
Fanno un lavoro capillare, supportati da una costellazione di associazioni create ad hoc, ascoltano la gente parlano alla loro pancia, fomentano l'odio degli ultimi verso chi ha ancora meno di loro e in tutto ciò non esiste più un reale presidio che vigili affinché questo non accada.

La verità per me è che non abbiamo più gli anticorpi, l'immunità di gregge non è mai stata cosi lontana e come dice un'amica (decisamente de PD), la sinistra è ormai un crogiolo di autoreferenzialità dalla quale non  riesce ad uscire, non riesce più a gestire tempestivamente le emergenze, è lontana dalle realtà locali, troppo concentrata su questioni lontane da qui, alla capitale. La sinistra tutta ha ormai la velocità di un bradipo albino nel riconoscere le situazioni di possibile pericolo e la prontezza di una tartaruga centenaria del Magascar a reagire.

io continuo a sfrucugliare e voi continuate ad offendervi, è pur sempre una reazione, meglio di niente. Da sola non posso di certo fare la rivoluzione, fatela voi anime della sinistra che ne avete le forze e se non la fate poi non lamentatevi quando sarà tardi.