venerdì 3 agosto 2018

Tu Che Ti Fidi Di Me - Ma Perché?

Stasera mentre tornavo in bici dal lavoro, attraversando i giardini dell'area Burgo, deserti, sono passata davanti ad una ragazza che a voce alta, ma non urlando, mi ha detto "scusa, mi aiuti?".
Mi sono fermata e sono tornata indietro per capire di cosa avesse bisogno. Ha alzato i lunghi capelli neri spostandoli dal collo, mi ha dato le spalle e ho visto che aveva la sottile collanina d'oro sganciata.
"Porta pazienza però, che ho le unghie lunghe e ci metterò un po'" - "non importa"...
"Ecco fatto".
"Grazie".
"Ma grazie a te! Ciao!" Risalgo in bici e proseguo verso il ponte ciclabile.
Avrei voluto dire a quella ragazza, con la pelle colore dell'ebano che questo non è un bel momento, che non si deve  fidare così delle persone, c'è gente cattiva e sporca e non esiterebbero a farle del male non per forza fisicamente, anche solo offendendola con le parole.
Poi ho pensato che era così bella, gentile, solare, poi profumava di buono, di fiducia nel prossimo e allora ho fatto bene a non dirle niente.

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