Il cinquenne Carlos Maria (qui in una foto di repertorio) non è un bambino di grandi pretese, si accontenta sempre di quello che ha e difficilmente chiede qualcosa con insistenza.
Però una ventina di giorni fa è venuto con me all'Esselunga e, dallo scaffale de libri junior ha preso un libricino dei PJ Mask, i Superpigiamini, che sarebbero tre mocciosi dei cartoni animati che di notte diventano supereroi e combattono, nelle vesti di Geco, Gufetta e Gatto Boy quelli che vogliono rovinare la giornata ai bambini, tipo il Nija della Notte,Lunetta e il cattivo Romeo.
Vabbè dicevo, guardo questo librucolo e, 12,70 Euro! ma siamo matti? e poi, parliamoci chiaro, io ho un budget talmente risicato per arrivare al giorno dello stipendio che non mi ci esce nemmeno un paio di mutande extra, per dire. sta di fatto che dico di no e il cinquenne pensa bene di sdraiarsi in mezzo alle corsie e di urlare come un'aquila ferita.
per convincerlo a smetterla di fare sceneggiate, che la gente ci guarda, anzi mi guarda con indignazione mista a pietà, mi accuccio vicino a lui e con moltissima calma, qualità non mia ma necessità aguzza l'ingegno e gli spiego che in quel momento la mamma non ha i sldini ma quando li avrà gli comprerà quello che desidera, si convince, paghiamo la spesa e ce ne andiamo.
Il giorno dopo, mentre siamo in bici mi chiede "mamma, ce li hai i soldini?"-panico!-
"no, non li ho, non ancora".
il giorno dopo ancora, e ancora, fino a ieri.
Stasera sono tornata al supermercato e ho comprato il libro perché avevo i soldini; lo tenevo nascosto in borsa e quando mi sono accomodata sul divano ho chiamato Carlos Maria e gli ho detto "ti ricordi cosa volevi con i soldini della mamma?" - aveva già capito, e ha nascosto la faccia nella piega del braccio - "allora, te lo ricordi?" - "il libro dei pigiamini".
quando lo ha visto gli si sono inumiditi gli occhi. "sei felice?" - "si, grazie mamma".
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