lunedì 8 gennaio 2018

*candidati canditi*


7 giovani su 10, dai 18 ai 24 anni, dichiarano che non andranno a votare.
Lo stesso sondaggio fornisce un dato ancora più allarmante in Lombardia,  solo 1 su 5 intervistati dice che si recherà alle urne.

Faccio una umile considerazione rapportandola al nostro territorio e penso: chi di noi si avvicina ai giovani? Chi va a chiedere cosa vorrebbero per il loro presente e per il loro futuro? Chi li ascolta?
Leggevo da qualche parte oggi di "non fare la conta dei voti prima di averli presi". Giusto. Ma cosa si sta facendo oltre a consolidare il proprio elettorato di base?
A me pare ben poco.
Bravi quelli che vanno a fare la guardia ai loro fortini, bravissimi quelli che hanno i loro uomini e donne nei direttivi delle associazioni storiche e danno indicazioni preziose, superlativi coloro che si vestono da angeli della solidarietà per profitto personale, eccelsi gli altri che puntano sulle corporazioni.
Però, il voto si esprime nel segreto dell'urna ed è lì che Tizio o Caio si giocano tutto.
Il modo di fare propaganda elettorale è cambiato rispetto a 10 anni fa, ma anche rispetto a 5 anni fa.
Chiunque può influenzare l'opinione. Pure io, anche tu che mi stai leggendo.
Convinciamo i ragazzi a votare, sono più saggi di noi in tante cose, sapranno meglio di noi a chi affidare speranze e futuro.

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