Ieri sera sono uscita dall'ufficio e pioveva, stamattina sono uscita di casa e pioveva, adesso piove. In tutto ciò io esco in bici.
Lo faccio da due anni ormai, sicuramente perché mi piace ma molto ha influito la condizione economica, la mia, almeno all'inizio.
Prima della mia scelta radicale andavo al lavoro in macchina, poi con i mezzi.
Il primo anno ho azzardato solo durante la bella stagione e quando l'ora è cambiata e faceva buio presto avevo paura di percorrere la ciclopedonale sul Naviglio Grande, troppo buia; quest'anno invece, che le mie finanze hanno subito un tracollo inenarrabile la paura me la sono messa in tasca e dopo la prima settimana al buio con le palpitazioni e la pedalata da Parigi-Rubaix è andato tutto liscio.
Considerando che il tesserino settimanale a due corse da Corsico a Trezzano costa 8,20€ e contando 48 settimane di lavoro/anno posso dire di avere risparmiato ben 393,60€, o meglio, non ho speso soldi che non avevo.
Mi sento forte, la pressione arteriosa è sotto controllo senza il bisogno della pastiglietta quotidiana, mi ammalò di meno e ... Niente sono felice. Quando vado in bici sono felice.
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